venerdì 23 maggio 2008

CONTATORE



Guardo con interesse il contatore delle visite sul mio blog per vedere da dove mi vedono e cosa si cerca nel web. Da un mese, suppergiù, primeggia "Lettera alla maestra", un'epistola che ho postato a novembre dell'anno scorso e che sembrava interessare poco o niente. In questi giorni, le visite al suddetto post sono aumentate: sono circa l'80% del totale e pervengono da sud a nord, indistintamente.

Perché interessa tanto la lettera alla maestra? Non penso affatto che la gente si sia evoluta intellettualmente e che abbia bisogno di argomenti dotti; continuo invece a pensare che i più siano rimasti terra-terra, tant'è che molti hanno bisogno di sostegno anche per scrivere lettere/letterine di saluti e di ringraziamento ad insegnanti, alla fine dell'anno scolastico. Mi piacerebbe tanto sapere se le persone con difficoltà alfabetiche sono i genitori degli alunni o gli alunni stessi.
Possibile che non si riesca a scrivere con semplicità ciò che si ha in animo? Ma forse nell'animo non c'è un bel niente e si vuole comunque essere ossequiosi.
Un tempo c'erano gli "scrivani" per gli analfabeti. Oggi, c'è internet che fornisce "pappe pronte".
Perché spremersi le meningi?
Internet per scrivere e calcolatrici per "far di conto": così si forma il moderno analfabeta.


giovedì 15 maggio 2008

MASCHIO O FEMMINA ?












Nell'ambito di un colloquio di lavoro, è stato chiesto a G... che cosa vedesse nel suo futuro e quali fossero le sue ambizioni. Ritengo si aspettassero una risposta del tipo: "se avrò l'impiego, lavorerò con impegno per crescere professionalmente e far carriera", ma lui rispose con sagacia: "mi piacerebbe diventare papà".
Dal mio punto di vista è stata data una risposta intelligentemente evasiva ad una domanda pedestre.

Un bel preambolo per dire che G... (figlio unico) amerebbe veramente diventare papà e la sua N... amerebbe molto diventare mamma.
Quando lo vorranno, saranno genitori e saranno buoni genitori perché hanno tanto cuore e tanto cervello.
Ma avranno figli maschi (XY) o figlie femmine (XX)?
Poiché è il maschio a determinare il sesso, vediamo cosa alberga nel patrimonio genetico di G... :
maschi da parte di padre; femmine da parte di madre.
Infatti, il papà ha solo fratelli maschi che, a loro volta, hanno solo figli maschi. Questi ultimi, viceversa, non sembrano aver ereditato i caratteri paterni e stanno procreando solo femmine.
La mamma, invece, ha tutte sorelle. Evidentemente il nonno materno di G... aveva il "fattore X" predominante.
G... somiglia al padre nei tratti facciali, ma strutturalmente e caratterialmente somiglia al nonno materno. Nonno e nipote sono nati sotto il segno del cancro. Entrambi carismatici, estroversi, versatili, irritabili, generosi, romantici e ... dotati di abilità culinarie.
Se le mie elucubrazioni possono avere un senso, anche G... (come i suoi cugini da parte di papà) avrà figlie femmine e così, con la prossima generazione, va a farsi benedire l'egemonia di un cognome che qualcuno in famiglia voleva e vorrebbe blasonato.
Diversamente, se maschio dovesse essere, potrebbe venire al mondo in compagnia, dal momento che il padre di G... è gemello monozigota.

Auguri e figli ... (maschi? femmine?) ... sani e belli!

lunedì 5 maggio 2008

"BERTO" ANIMA IL "MONTE PIZZOC"

Il 1° maggio, con il bello o con il cattivo tempo, "Berto" apre il Rifugio Città di Vittorio Veneto che sta sui 1.573 m. del Monte Pizzoc. Lì si può mangiare e bere tutta l'estate.
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"Berto" è uno che guarda i giovani e pensa per loro luoghi di aggregazione e ricreazione. Il suo "popolo" lo segue ormai da anni e lo ha seguito finanche in cima al Monte Pizzoc, osando percorrere un bel tratto di strada stretta, sconnessa, con strapiombi senza protezione, che diventa "da paura" quando due veicoli incrociano.

Grazie a Berto, il Pizzoc d'estate si ripopola. E' un richiamo, una meta rituale per "giovani di ogni età" e famiglie che, nonostante la strada pericolosa, arrivano su con auto moto e camper. Arrivano frequentemente anche i "camminatori della montagna" che, scarponi e zaino, vanno e vengono da Vittorio Veneto al Rifugio "degli Alpini", scalando un dislivello di circa 1.400 metri.
Berto, la sua Famiglia e la sua "squadra di laboriosi", mettono l'anima in questa e in altre iniziative "socialmente utili".



1° maggio 2007
soleggiato
(eravamo tantissimi, fuori e dentro...






... e c'era anche la musica)









1° maggio 2008
maltempo
(eravamo comunque tanti. Chi fuori...








... e chi dentro)





Guai a snaturare il Pizzoc. Guai alla sua privatizzazione.
Guai ad incidenti per via di quella strada disastrata, oramai frequentatissima. Le "Competenze Istituzionali" sanno! e devono metterla in sicurezza al più presto!